Il Monte Sole della Val Venosta è l’immagine dell’influenza di molte culture e dell’interazione di clima e natura.
L’inconfondibile paesaggio antropico con una lunga storia di sopravvivenza ed azione si presenta baciato dal sole, bruno, ciottoloso e con valli strette.

Essenziale, come il paesaggio con la sua scarsa presenza di boschi, è sempre stata l’esistenza dell’uomo.
Numerose rovine di masi abbandonati lo testimoniano. L’acqua come elisir vitale provvede non solo all’aumento della resa, ma provvede anche alla sopravvivenza nell’agricoltura.
Per chilometri e chilometri la preziosa acqua dei ruscelli alimentati dai ghiacciai viene trasportata nei prati assetati e nei campi. Essa li trasforma in verdi oasi nettamente delimitate rispetto alle brulle superfici non irrigate. Molte storie del passato sono state dimenticate, coperte dai ginepri, ma restano nel contempo attuali.
Il turismo escursionistico e le nuove forme di coltivazione assicurano l’esistenza per il futuro.